Barriere Antiradon
Il radon è un gas poco più pesante dell'aria, inodore, incolore e debolmente radioattivo. E' una sostanza nociva per l'uomo che, se non corre alcun pericolo stando mezz'ora di seguito in una stanza chiusa con un'alta concentrazione di radon, se accumula migliaia di ore in una casa o in un ambiente esposto a tale gas può riceverne danni alla salute. Infatti questo gas - che esiste da sempre ma di cui solo oggi si comincia a conoscerne la pericolosità - è sospettato di essere cancerogeno e responsabile, in particolare, di alcune forme di tumore al polmone. Se per il momento in Italia se ne parla ancora poco, in America questo fenomeno è tenuto in grande considerazione e oggetto di studi approfonditi da parte di coloro che si occupano di problematiche ambientali. Il radon proviene principalmente dalle rocce di origine vulcanica presenti nel sottosuolo (graniti, pozzolane, tufi, lave) e raggiunge l'ambiente esterno in presenza di fratture negli strati superficiali del terreno o attraverso falde sotterranee e corsi d'acqua.
Quando vi siano fessure nelle pavimentazioni o nelle pareti o vie di possibile risalita, la penetrazione nei locali d'abitazione viene facilitata. Il radon, inoltre, può essere emesso anche dai materiali da costruzione, come le pietre o gli inerti che vengono utilizzati per i calcestruzzi. E' pur vero, tuttavia, che la concentrazione di radon presente in un ambiente dipende molto dalla sua areazione a livello di terra, in mancanza di questa il gas tende a concentrarsi raggiungendo alti valori di concentrazione. L'antidoto al radon è dunque la previsione, in fase di progettazione, di adeguata ventilazione dei locali collocati sotto il piano abitabile e la verifica che il gas non possa risalire nell'edificio attraverso i condotti predisposti per il passaggio degli impianti. I locali abitati dovranno inoltre essere dotati di adeguata ventilazione naturale, evitando isolamenti o rivestimenti che possano pregiudicare la permeabilità delle pareti...La moderna tecnologia ha anche messo a punto una "barriera antiradon" che può essere posata nelle nuove costruzioni ma anche in quelle già esistenti.
La tecnologia più diffusa è quella definita come impermeabilizzazione del terreno e consiste nel posare una barriera, su strutture a diretto contatto del terreno stesso e sotto pavimento, che si contrapponga alla diffusione del gas.
La barriera antiradon permette di abbattere oltre 10 volte i valori di concentrazione del gas nei locali.